Fitoderivati

All’inizio della storia, l’uomo imitava gli animali: mangiava ciò che mangiavano loro e si curava con le piante che vedeva utilizzare agli esseri viventi intorno a lui. In questo modo iniziò a collegare che alcune specie vegetali portavano determinati benefici: alcune piante aiutavano la digestione, altre erano febbrifughe, altre ancora potevano aiutare con il dolore. Madre Natura ha messo a disposizione tutto ciò di cui possiamo aver bisogno, e in realtà l’utilizzo della fitoterapia si perde nelle notte dei tempi.

Con l’avvento della chimica, si è iniziata a studiare la composizione di queste piante a livello di principi attivi, scoprendo che alcuni di essi erano presenti in maggior quantità e che erano questi ultimi a determinare l’effetto benefico nell’utilizzo della pianta. La farmacia nasce dunque nel momento in cui si è stati in grado di isolare un principio attivo e renderlo disponibile in misura molto maggiore rispetto alla quantità presente all’interno della pianta.

Un estratto vegetale si differenzia perchè contiene la maggior parte dei principi della pianta: quelli attivi, quelli considerati inerti e anche quelli di cui al momento non si conosce la funzione o l’esistenza. La somma di questi principi determina il fitocomplesso. Il fitocomplesso si compone di migliaia di principi e tutti concorrono a realizzare l’effetto terapeutico, anche quelli considerati inerti: la terapeuticità nasce dalla sinergia di tutti i componenti, nessuno escluso. L’effetto di un fitoderivato sarà rivolto all’intero organismo e sarà graduale: interagirà con gli apparati o organi verso i quali ha un tropismo particolare grazie ai principi attivi e proteggerà gli altri organi grazie ai principi coadiuvanti.

Esistono diversi tipi di fitocomplessi a seconda della forma in cui vengono proposti: estratti secchi, molli, acquosi, oleoliti, alcoliti, gemmoderivati, estratti idroalcolici etc. Ognuno di essi è indicato per una determinata azione e una determinata situazione, che deve essere valutata da un esperto.

In questo periodo della storia, si tende a considerare gli integratori alimentari come fossero acqua fresca e non avessero alcun effetto. In realtà, per quanto detto, gli estratti vegetali hanno un effetto profondissimo: possono essere utilizzati in prevenzione (ad esempio per sostenere, modulare o stimolare il sistema immunitario), per sostenere una funzione dell’organismo in deficit ma per cui non si ha la necessità di un farmaco (ad esempio, la funzione digestiva piuttosto che quella depurativa del fegato) o come sostegno a una terapia farmacologica. Come tutti i prodotti e i rimedi naturali possono essere utilizzati anche dal punto di vista energetico quando consigliati per una loggia in carenza o in eccessiva attività, nonchè per un sostegno emotivo.